sabato, 18 Maggio 2024
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Chi sono gli interlocutori dei tuoi canali social?

Una volta definita la nostra identità è indispensabile anche definire e conoscere il nostro pubblico. È l’elemento base per iniziare a comunicare il nostro ristorante o il nostro locale sia online che offline. E bene però sapere che tipologia di utenti affolla la rete, in modo da avere una panoramica generale e da lì poi andare a lavorare sul nostro pubblico di riferimento.

Quante categorie di utenti social esistono?

Alcuni ricercatori della Brigham Young University, sulla scorta di una ricerca sui comportamenti sociali effettuata nel 2017 (http://igi-global.com/gateway/article/182731), hanno suddiviso gli utenti di Facebook in 4 categorie:

  • i relazionisti
  • gli osservatori silenziosi
  • i divulgatori
  • i selfie-addicted

I relazionisti usano i social media come un’estensione della vita reale, sono connessi ad amici, parenti, familiari con i quali interagiscono quotidianamente. Per questa tipologia di utenti i social sono un luogo dove condividere le proprie emozioni, i propri pensieri e sentimenti. Lo fanno attraverso video e foto di persone, esperienze o contesti anche più volte al giorno. Interagiscono con facilità per cui sono propensi ai commenti e anche a mettere like.
Sono, in pratica, il tuo pubblico ideale.

Gli osservatori silenziosi sono quegli utenti restii all’interazione. Postano raramente foto, commentano ancora meno e osservano silenziosi gli avvenimenti online senza quasi mai interagire con gli altri.
Non saranno il tuo pubblico ideale ma anch’essi vanno qualche volta in pizzeria o al ristorante.

Poi ci sono i divulgatori, che sono quegli utenti che parlano poco di loro stessi e dei loro accadimenti ma condividono molte news, articoli e contenuti di qualità.
Pubblico che va intercettato in quanto può diventare ambasciatore del tuo locale.

Infine abbiamo i selfie-addicted, o narcisisti,  i quali trascorrono le loro giornate cercando in tutti i modi di attirare l’attenzione (digitale in questo caso) da parte degli altri. Vivono di selfie, foto, video, commenti, like ai loro contenuti o al loro brand.
È un pubblico molto particolare ma sul quale bisogna lavorare perché generano tantissimi contenuti spontanei, i cosiddetti UGC (user-genereted content), che nel nostro settore sono una vera manna. Spontaneamente e in maniera totalmente gratuita, infatti, avremo condivisioni di foto dei nostri piatti, del locale, dei prodotti.

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